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Estratto: nel ricorso il contribuente ha indicato l'allegazione della relativa documentazione al ricorso di primo grado, deve considerarsi che in tema di accertamenti bancari, poiché il contribuente ha l'onere di superare la presunzione posta dagli artt. 32 d.P.R. n. 600 del 1973 e 51 d.P.R. n. 633 del 1972, dimostrando in modo analitico l'estraneità di ciascuna delle operazioni a fatti imponibili, il giudice di merito è tenuto ad effettuare una verifica rigorosa in ordine all'efficacia dimostrativa delle prove fornite dallo stesso, rispetto ad ogni singola movimentazione, dandone compiutamente conto in motivazione (Cass., 03/05/2018, n. 10480)”.

Estratto: “La sentenza della commissione tributaria regionale del Lazio reca quindi una motivazione in diritto che, quantunque ellittica (la sentenza non dice che il terreno era incluso in un piano avente valore di piano particolareggiato di esecuzione, destinato ad edilizia residenziale fino da epoca antecedente alla stipula del contratto; dice invece che con delibera di epoca successiva, a quel terreno, in quanto incluso in un tale piano venne attribuita una certa cubatura), é tuttavia riferita ad un dato (la delibera del 28 marzo 2012) che, al contrario di quanto sostenuto dall'Agenzia, è rilevante (la delibera è sì successiva alla stipula del contratto di acquisto e tuttavia dà conto della inclusione del terreno in un piano di zona e tale inclusione è pacificamente antecedente alla stipula del contratto) ed è quindi corretta”.

Estratto: «In tema di imposte sui redditi di impresa, la sopravvenienza attiva, di cui all'art. 88, TUIR (già art. 55), si realizza quando viene meno una passività effettivamente esistente e non in presenza di una passività fittizia, ossia della originaria insussistenza di spese, perdite od oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi».

Estratto: “poiché la notifica a mezzo del servizio postale non si esaurisce con a spedizione dell'atto, ma si perfeziona con la consegna del relativo plico al destinatario, ne consegue che la mancata produzione dell'avviso di ricevimento, in quanto unico documento idoneo a dimostrare sia l'intervenuta consegna, sia la data di essa e l'identità e l'idoneità della persona a mani della quale è stata eseguita, comporta l'inammissibilità del ricorso, non potendosi accertare l'effettiva e valida instaurazione del contraddittorio, mancando la costituzione in giudizio della controparte (cfr. Cass., ord., 31 ottobre 2017, n. 25912; Cass. 10 aprile 2013, n. 8717; Cass. 7 settembre 2018, n.21852)”.