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Quante volte ti è capitato di leggere norme di natura tributaria e chiederti quale fosse il reale significato, cercando di capire la volontà del legislatore.

Nel seguente articolo affronteremo tale questione. A tal proposito, giova prendere spunto da una recente sentenza della Cassazione che ha affrontato il tema.

Estratto: “La CTR, astenendosi dall'esame sul merito del rapporto, ha accertato l'invalidità dell'atto impositivo in quanto affetto da carenza di motivazione. 3.3 L'art 52 comma 2 bis del dPR 131/1986 prevede che « la motivazione dell'atto deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo hanno e determinato. Se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all'atto che lo richiama salvo che quest'ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale. L'accertamento è nullo se non sono osservate le disposizioni di cui al presente comma>>. (…) Nella fattispecie in esame è circostanza incontestata la mancata allegazione all'avviso di rettifica degli atti di comparazione”.

Estratto: “la CTR, pur avendo posto correttamente alla base della determinazione del valore venale del bene l'analisi comparativa con altri beni similari, e ritenuto motivatamente comparabili anche strutture site in un Comune diverso ma vicino, ha omesso senza motivazione di valutare gli immobili indicati dallo stesso Ufficio (…) Quanto poi agli immobili indicati dalla contribuente ha escluso la comparabilità di uno di essi, sulla base del dato della diversa ricettività, ma nulla ha motivato in relazione agli altri quattro, sempre di valore inferiore”.

Estratto: “In difetto di obbligo di dichiarazione di sopravvenute variazioni, il termine quinquennale doveva quindi essere fatto decorrere dal 31 dicembre 2005, in quanto anno di esecuzione del versamento della minore imposta (presupposto temporale preso subordinatamente a riferimento dalla disposizione legislativa menzionata), con conseguente spirare il 31 dicembre 2010 (a fronte di avviso di accertamento notificato soltanto nel marzo successivo)”.

All’interno della rubrica dedicata all’argomentazione processuale ed alla persuasione in generale, prosegue il ciclo di interviste a studiosi della persuasione e della argomentazione, da chi la insegna nelle aule universitarie, a chi si prefigge di insegnarla a politici e top managers, e chi ne ha scritto bestsellers. Oggi parliamo con Antonella Lamanna.

Ti sei accorto di aver dichiarato meno di quanto in realtà hai percepito? Ti chiederai, naturalmente, quali sono le conseguenze, cosa rischi, se hai commesso qualche reato. Ebbene potrebbe essersi configurato il reato di infedele dichiarazione. In questo articolo, spiegheremo quali sono gli elementi che caratterizzano il reato di infedele dichiarazione, se è possibile sanare tale situazione e i relativi casi di punibilità.

Se ti è capitato di detenere del denaro all'estero è importante che tu legga l'articolo seguente in cui si spiegherà come comportarti per procedere secondo la legge e per evitare di avere delle brutte sorprese in futuro. Con alcune indicazioni anche in merito alla dichiarazione dei redditi ed in particolar modo sull'obbligo di dichiarazione del quadro RW.

A chi non è mai arrivata una richiesta di pagamento di un bollo auto relativo ad anni passati che ormai è caduto in prescrizione? E subito sorge spontaneo chiedersi quale sia l’atteggiamento corretto da adottare per potersi difendere. Ci occuperemo della prescrizione del bollo auto e indicheremo i passi da seguire per richiedere l’annullamento.

Estratto: “Il giudice d'appello, invece, ha errato nell'affermare che fossero riferibili al contribuente le operazioni sui conti correnti intestati alle società di capitali dal medesimo partecipate (in particolare alla CI SrI); in tale caso, invero, non opera alcun meccanismo presuntivo; è infatti consentito inferire che siano riferibili alla società verificata le operazioni sui conti correnti intestati all'amministrazione o al socio, ma non anche che siano riferibili a questi soggetti le movimentazioni sui conti correnti intestati alla società”.