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Estratto: “In difetto di obbligo di dichiarazione di sopravvenute variazioni, il termine quinquennale doveva quindi essere fatto decorrere dal 31 dicembre 2005, in quanto anno di esecuzione del versamento della minore imposta (presupposto temporale preso subordinatamente a riferimento dalla disposizione legislativa menzionata), con conseguente spirare il 31 dicembre 2010 (a fronte di avviso di accertamento notificato soltanto nel marzo successivo)”.

All’interno della rubrica dedicata all’argomentazione processuale ed alla persuasione in generale, prosegue il ciclo di interviste a studiosi della persuasione e della argomentazione, da chi la insegna nelle aule universitarie, a chi si prefigge di insegnarla a politici e top managers, e chi ne ha scritto bestsellers. Oggi parliamo con Antonella Lamanna.

Ti sei accorto di aver dichiarato meno di quanto in realtà hai percepito? Ti chiederai, naturalmente, quali sono le conseguenze, cosa rischi, se hai commesso qualche reato. Ebbene potrebbe essersi configurato il reato di infedele dichiarazione. In questo articolo, spiegheremo quali sono gli elementi che caratterizzano il reato di infedele dichiarazione, se è possibile sanare tale situazione e i relativi casi di punibilità.

Se ti è capitato di detenere del denaro all'estero è importante che tu legga l'articolo seguente in cui si spiegherà come comportarti per procedere secondo la legge e per evitare di avere delle brutte sorprese in futuro. Con alcune indicazioni anche in merito alla dichiarazione dei redditi ed in particolar modo sull'obbligo di dichiarazione del quadro RW.

A chi non è mai arrivata una richiesta di pagamento di un bollo auto relativo ad anni passati che ormai è caduto in prescrizione? E subito sorge spontaneo chiedersi quale sia l’atteggiamento corretto da adottare per potersi difendere. Ci occuperemo della prescrizione del bollo auto e indicheremo i passi da seguire per richiedere l’annullamento.

Estratto: “Il giudice d'appello, invece, ha errato nell'affermare che fossero riferibili al contribuente le operazioni sui conti correnti intestati alle società di capitali dal medesimo partecipate (in particolare alla CI SrI); in tale caso, invero, non opera alcun meccanismo presuntivo; è infatti consentito inferire che siano riferibili alla società verificata le operazioni sui conti correnti intestati all'amministrazione o al socio, ma non anche che siano riferibili a questi soggetti le movimentazioni sui conti correnti intestati alla società”.

Estratto: “Dalle complessive regole esposte si ricava il principio secondo cui i prodotti petroliferi forniti alle Forze Armate nazionali fruiscono del regime di agevolazione unicamente ove essi siano destinati agli usi istituzionali, destinazione che deve risultare da apposita e necessaria attestazione del Comando competente. Quest'ultima è usualmente contestuale all'acquisto (e dà luogo anche ad una fatturazione separata) quando esso sia stato operato presso i depositi petroliferi e determina l'immediata nascita del diritto di esenzione. Nel caso, invece, di acquisto effettuato nell'ambito di convenzioni con le società petrolifere, e in ispecie presso gli impianti di distribuzione stradale o con buoni carburante, è dal momento in cui è rilasciata l'attestazione dal Comando militare che è accordata, "a posteriori", l'esenzione”.

Estratto: “la C.T.R., nel rigettare il ricorso per revocazione dell'Agenzia delle Entrate, perviene ad un dispositivo conforme a diritto, sia pure con una motivazione errata, suscettibile di correzione. (…) la C.T.R., con la sentenza oggetto di revocazione, pur ritenendo che l'accertamento nei confronti del socio della società di capitali a base ristretta (una s.r.l.) fosse un presupposto indefettibile per l'accertamento nei confronti del socio, aveva poi concluso nel senso che l'Ufficio non avesse dimostrato la distribuzione degli utili ai soci”.

All’interno della rubrica dedicata all’argomentazione processuale ed alla persuasione in generale, prosegue il ciclo di interviste a studiosi della persuasione e della argomentazione, da chi la insegna nelle aule universitarie, a chi si prefigge di insegnarla a politici e top managers, e chi ne ha scritto bestsellers. Oggi parliamo con Tonino Borro.

Se al tuo arrivo all’aeroporto hai subito il sequestro di denaro contante e/o di altri beni perché non sapevi di non poter portare con te in contanti (senza dichiarazione) più di 9.999,99 euro, puoi ancora intervenire, e vi sono casi in cui è possibile ottenere la restituzione integrale o parziale.