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Prima di esaminare nel concreto il testo del contributo, se è la tua prima volta qui, ecco
ALCUNI DEI SERVIZI DEI PROFESSIONISTI
DEL NOSTRO NETWORK
DIPARTIMENTO TRIBUTARISTI
✅ Ti difendiamo da cartelle, avvisi di accertamento o verifiche fiscali, e combattiamo nel processo per farti ottenere l’annullamento o ti rappresentiamo per trovare un accordo con l'Agenzia delle Entrate e ridurre il debito;
✅ Ti aiutiamo, grazie agli strumenti della pianificazione internazionale: - a proteggere il tuo patrimonio, conti correnti, immobili, beni, e renderli "intoccabili", con trust, società estere od altri strumenti avanzati di protezione; - a ridurre o azzerare le tasse pianificando il trasferimento all'estero della tua impresa, attività e/o dei tuoi assets, aprendo società estere, o trasferendo la tua residenza fiscale all'estero, utilizzando tutti i paradisi fiscali a tuo vantaggio; - a creare un PIANO B, per tutelarti qualsiasi cosa accada in Europa, anche acquisendo molteplici permessi esteri di residenza permanente o di lungo periodo, o persino seconde cittadinanze;
DIPARTIMENTO PENALISTI
✅ Ti difendiamo e creiamo per te la strategia migliore per arrivare alla tua assoluzione totale.
DIPARTIMENTO CIVILISTI
✅ Ti aiutiamo a far valere le tue ragioni, e puoi affidarci il compito di scrivere e diffidare o “denunciare” - in qualità di tuoi avvocati - chi non ti ha pagato o chi ti sta recando un danno od un disagio.
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In questa guida ti illustriamo alcune cose che devi sapere se vuoi chiedere all'Inps di ammettere autonomamente di aver sbagliato.
Andiamo con ordine.
L'avviso di addebito è uno strumento di riscossione coattiva dei contributi e dei premi non versati dal contribuente all'Inps.
Infatti, a partire dal 2011 tale avviso ha sostituito la cartella esattoriale: rispetto agli altri enti creditori, l'Inps può, quindi, ricorrere ad un proprio atto immediatamente esecutivo e procedere anche all'espropriazione forzata nei confronti del contribuente che non adempie.
L'avviso di addebito, una volta notificato, concede al contribuente solo 60 giorni per pagare: scaduto tale termine, l'agente della riscossione procederà al recupero coattivo del credito.
Sai già che, come prevede l'art. 24 del d.lgs. 45/1999, contro l'avviso di addebito puoi proporre opposizione davanti al Tribunale in funzione del giudice del lavoro entro il termine di venti o quaranta giorni dalla notifica?
E che in assenza di proposizione del ricorso giudiziario nel termine previsto, l'avviso di addebito diventa inoppugnabile?
Se sei fuori dai termini ti starai chiedendo, se, adesso, sarai costretto a pagare comunque.
3 cose da sapere
Puoi incaricare un professionista e presentare un'istanza (c.d.) in Autotutela.
Infatti è possibile intervenire in autotutela per annullare in tutto o in parte l'avviso nei seguenti casi:
1) In presenza di una sentenza dell'autorità giudiziaria che, nonostante il decorso del termine per impugnare l'avviso di addebito notificato, abbia accertato l'inesistenza, totale o parziale, dell'obbligo contributivo.
Se il giudice ha riconosciuto la fondatezza delle tue ragioni sostanziali, l'Ufficio Inps territorialmente competente darà seguito alla sentenza anche intervenendo sul titolo inoppugnabile e quindi operando un annullamento, a seconda dei casi, totale o parziale;
2) pur in assenza di una sentenza di accertamento dell'autorità giudiziaria, deve essere ammessa la possibilità di intervento in autotutela laddove la sede Inps competente verifichi, sulla base delle disposizioni esistenti, la fondatezza delle tue ragioni sostanziali, pur di fronte ad un titolo non più impugnabile. Anche in questo caso, l'inps, analizzata l'istanza e verificata l'infondatezza delle ragioni sostanziali che hanno determinato l'emissione del titolo, dovrà intervenire in autotutela, annullando il titolo non dovuto.
2) Non sempre è possibile intervenire in Autotutela
Ad esempio, secondo talune prese di posizione dell'Inps, non sarebbe possibile intervenire in autotutela in presenza di un avviso di addebito inoppugnabile qualora il contribuente abbia fatto valere l'avvenuta prescrizione del credito previdenziale prima della notifica del titolo stesso.
Infatti, in tal caso, la pretesa del contribuente non sarebbe basata su motivazioni che legittimino l'attivazione dell'Inps per ragioni di giustizia sostanziale.
3) La sospensione degli effetti dell'atto.
In attesa della procedura di verifica e accoglimento della domanda di autotutela è possibile richiedere la sospensione degli effetti dell'atto.
Chiedi consulto a un avvocato tributarista che saprà indicarti la soluzione migliore per il tuo personale caso.
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Per approfondire puoi ricercare tra le tante sentenze e ricorsi pubblicati sul nostro sito o chiedere l'intervento di un avvocato tributarista esperto proprio in questi temi per trovare la soluzione migliore possibile in relazione al tuo personale caso.
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Le informazioni sopra riportate sono state scritte da un giurista che collabora occasionalmente con professionisti del nostro studio ma la loro rispondenza al sistema vigente non è garantita da DLP Studio Tributario, né nessuno dei suoi avvocati, né nessun altro, non rispecchia la professionalità media di DLP Studio Tributario e non sono state sottoposte ad ulteriori controlli da parte del nostro studio.
Ulteriori approfondimenti sono comunque dovuti in dipendenza delle specificità dei singoli casi concreti.
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