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3 COSE DA SAPERE IN CASO DI AVVISO DI ADDEBITO INPS NON DOVUTO: L'AUTOTUTELA

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Hai ricevuto una raccomandata o una mail nella casella Pec con cui l'Inps ti sollecita il versamento di contributi previdenziali o di premi ma la richiesta ti sembra ingiusta o hai rilevato degli errori?

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Prima di esaminare nel concreto il testo del contributo, se è la tua prima volta qui, ecco

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In questa guida ti illustriamo alcune cose che devi sapere se vuoi chiedere all'Inps di ammettere autonomamente di aver sbagliato.

Andiamo con ordine.

L'avviso di addebito è uno strumento di riscossione coattiva dei contributi e dei premi non versati dal contribuente all'Inps.

Infatti, a partire dal 2011 tale avviso ha sostituito la cartella esattoriale: rispetto agli altri enti creditori, l'Inps può, quindi, ricorrere ad un proprio atto immediatamente esecutivo e procedere anche all'espropriazione forzata nei confronti del contribuente che  non adempie.

L'avviso di addebito, una volta notificato, concede al contribuente solo 60 giorni per pagare: scaduto tale termine, l'agente della riscossione procederà al recupero coattivo del credito.

Sai già che, come prevede l'art. 24 del d.lgs. 45/1999, contro l'avviso di addebito puoi proporre opposizione davanti al Tribunale in funzione del giudice del lavoro entro il termine di venti o quaranta giorni dalla notifica?

E che in assenza di proposizione del ricorso giudiziario nel termine previsto, l'avviso di addebito diventa inoppugnabile?

Se sei fuori dai termini ti starai chiedendo, se, adesso, sarai costretto a pagare comunque.

3 cose da sapere

Puoi incaricare un professionista e presentare un'istanza (c.d.)  in Autotutela.

Infatti è possibile intervenire in autotutela per annullare in tutto o in parte l'avviso nei seguenti casi:

1) In presenza di una sentenza dell'autorità giudiziaria che, nonostante il decorso del termine per impugnare l'avviso di addebito notificato, abbia accertato l'inesistenza, totale o parziale, dell'obbligo contributivo.

Se il giudice ha riconosciuto la fondatezza delle tue ragioni sostanziali, l'Ufficio Inps territorialmente competente darà seguito alla sentenza anche intervenendo sul titolo inoppugnabile e quindi operando un annullamento, a seconda dei casi, totale o parziale;

2) pur in assenza di una sentenza di accertamento dell'autorità giudiziaria, deve essere ammessa la possibilità di intervento in autotutela laddove la sede Inps competente verifichi, sulla base delle disposizioni esistenti, la fondatezza delle tue ragioni sostanziali, pur di fronte ad un titolo non più impugnabile. Anche in questo caso, l'inps, analizzata l'istanza e verificata l'infondatezza  delle ragioni sostanziali che hanno determinato l'emissione del titolo, dovrà intervenire in autotutela, annullando il titolo non dovuto.

2) Non sempre è possibile intervenire in Autotutela

Ad esempio, secondo talune prese di posizione dell'Inps, non sarebbe possibile intervenire in autotutela in presenza di un avviso di addebito inoppugnabile qualora il contribuente abbia fatto valere l'avvenuta prescrizione del credito previdenziale prima della notifica del titolo stesso.

Infatti, in tal caso, la pretesa del contribuente non sarebbe basata su motivazioni che legittimino l'attivazione dell'Inps per ragioni di giustizia sostanziale.

3) La sospensione degli effetti dell'atto.

In attesa della procedura di verifica e accoglimento della domanda di autotutela è possibile richiedere la sospensione degli effetti dell'atto.

Chiedi consulto a un avvocato tributarista che saprà indicarti la soluzione migliore per il tuo personale caso.

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Per approfondire puoi ricercare tra le tante sentenze e ricorsi pubblicati sul nostro sito o chiedere l'intervento di un avvocato tributarista esperto proprio in questi temi per trovare la soluzione migliore possibile in relazione al tuo personale caso.

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Le informazioni sopra riportate sono state scritte da un giurista che collabora occasionalmente con professionisti del nostro studio ma la loro rispondenza al sistema vigente non è garantita da DLP Studio Tributario, né nessuno dei suoi avvocati, né nessun altro, non rispecchia la professionalità media di DLP Studio Tributario e non sono state sottoposte ad ulteriori controlli da parte del nostro studio.

Ulteriori approfondimenti sono comunque dovuti in dipendenza delle specificità dei singoli casi concreti.

 

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