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Stai pensando di aprire un conto estero? Magari in un Paradiso Fiscale?
Se la risposta è si, o se hai già un conto, vedremo insieme quali sono i rischi e le sanzioni in cui potresti incorrere.
La legge italiana prevede delle sanzioni per i contribuenti che detengono un conto corrente estero non dichiarato all'Agenzia delle Entrate (indipendentemente dal fatto che le somme all'estero costituiscano dei redditi prodotti nell'anno in cui, in ipotesi, hai commesso la violazione).
Fai bene attenzione a valutare i rischi connessi all'apertura di un conto non dichiarato, in quanto a seguito dello scambio di informazioni fiscali a livello sovranazionale e internazionale, esiste una probabilità davvero molto elevata per il Fisco italiano di individuare un conto estero non dichiarato.
Per questo, sin da ora, ti consigliamo di evitare improvvisazioni e rivolgerti ad un esperto, come un avvocato tributarista, che potrà fornirti una consulenza personalizzata nonché un'attenta analisi circa i rischi.
Se vuoi sapere come funziona il sistema sanzionatorio in caso di conto estero non dichiarato, dai un'occhiata a queste 3 cose (fra altre) che devi assolutamente sapere :
1) Gli obblighi di dichiarazione del conto estero.
A norma dell'articolo 2 e 5 del DPR 917/86 i contribuenti fiscalmente residenti in Italia (tra cui le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici) sono tenuti a compilare un prospetto della dichiarazione dei redditi (il c.d. Quadro Rw).
Tale obbligo è escluso in alcuni casi, ad esempio: per i depositi e conti correnti bancari entro una certa soglia prevista dalla legge.
2) Valutazione dei rischi derivanti dalla mancata dichiarazione del conto estero. Lo scambio di informazioni fiscali tra Stati.
Considera che il Fisco ha la possibilità di individuare un conto estero non dichiarato e di ricondurre le relative somme al suo titolare attraverso lo scambio di informazioni fiscali tra Stati.
L'Italia scambia informazioni fiscali sulla base di accordi bilaterali (pensa alla Svizzera, Principato di Monaco, San Marino).
Nella valutazione dei rischi bisogna considerare alcuni elementi fondamentali, tra cui:
- le sanzioni applicabili per la mancata dichiarazione del conto estero;
- le eventuali imposte accertabili, qualora il conto corrente sia localizzato in un Paese considerato Paradiso fiscale;
- i termini entro i quali il Fisco ha la possibilità di accertare le violazioni connesse.
3) Conto estero non dichiarato. Le sanzioni.
Passiamo adesso alle sanzioni che il Fisco può applicare.
Diciamo subito che il tipo di sanzione dipende dal tipo di violazione commessa e dalla relativa gravità.
Tieni a mente i seguenti casi:
- Presentazione tardiva del quadro Rw : Sanzione fissa di euro 258,00 (in caso di presentazione entro 90 giorni dal tremine ordinario).
- Mancata o infedele segnalazione del conto estero nel Quadro RW : è punita con la sanzione variabile dal 3% al 15% dell'ammontare non dichiarato.
NOTA BENE: Se il conto estero non dichiarato è detenuto in un Paese c.d. paradiso fiscale, la sanzione è addirittura raddoppiata, arrivando fino al 30%. Inoltre, in questo caso, opera anche la presunzione relativa ai fini fiscali (salvo prova contraria) che le somme detenute nel conto estero non dichiarato siano state costituite con redditi non assoggetati alla tassazione italiana e il Fisco sarà legittimato a recuperare anche le imposte che si presumono evase.
In caso di recupero a tassazione, sulla base della predetta presunzione legale, delle imposte dovute sulle somme giacenti sul conto estero non dichiarato detenuto in un paradiso fiscale, le sanzioni ordinarie previste per tale violazione vengono raddoppiate dall'Agenzia delle Entrate in sede accertativa.
Oltre al raddoppio delle sanzioni vengono raddoppiati anche i termini ordinari (arrivando fino ai 14 anni).
Tieni conto che se la presunzione di evasione fiscale presuppone la mancata dichiarazione del conto estero nel quadro Rw, non è vero il contrario.
Infatti, come ha avuto modo di sottolineare la Corte di Cassazione con ordinanza n. 2662/2018, la quale ha stabilito come: “ Le sanzioni irrogate decreto legge n. 167 del 1990, ex articolo 5, comma 2, ai contribuenti hanno un titolo autonomo, che trova la sua ratio nell'elusione di un obbligo dichiarativo (…) volto a consentire all'Amministrazione un monitoraggi periodico delle attività finanziarie detenute all'estero. Ne consegue che la violazione di detto obbligo dichiarativo è sanzionabile a prescindere dall'accertamento di evasioni fiscali connesse alle attività finanziarie detenute all'estero e non dichiarate”.
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Queste sono solo alcune delle cose da sapere in materia di sanzioni dovute ad un conto estero non dichiarato. Tuttavia, ci sono molte più cose da sapere e poiché richiedono un’analisi ben più approfondita, e l’esame di copiosa giurisprudenza, non possono essere esaminate ora. Però puoi visionare le tante sentenze ed articoli pubblicati in questo sito per farti un’idea da solo.
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Le informazioni sopra riportate sono state scritte da un dottore che collabora occasionalmente con professionisti del nostro studio ma la loro rispondenza al sistema vigente non è garantita da DLP Studio Tributario, né nessuno dei suoi avvocati, né nessun altro, non rispecchia la professionalità media di DLP Studio Tributario e non sono state sottoposte ad ulteriori controlli da parte del nostro studio. Ulteriori approfondimenti sono comunque dovuti in dipendenza delle specificità dei singoli casi concreti, anche (ma non solo) per verificare che le informazioni siano aggiornate al momento in cui servono.
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