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RICORSO PER OTTENERE IL RIMBORSO DEL CREDITO IVA (MAGARI A SEGUITO DI CESSAZIONE ATTIVITÀ). COSA SI PUÓ FARE SE L'AGENZIA NON RIMBORSA. 3 COSE DA SAPERE Featured

Scritto da Avv. Federico Pau
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Hai richiesto il rimborso crediti IVA per cessata attività professionale o imprenditoriale ma l'Agenzia non ti ha rimborsato?

In questa guida cercheremo di spiegarti in quali casi e limiti il rimborso crediti Iva è legittimo e cosa fare quando l'Agenzia dell'Entrate non rimborsa, ricordandoti che contro il diniego di rimborso, espresso o tacito (quando l’Agenzia non risponde alla tua richiesta di rimborso si intende che non ha intenzione di rimborsare), è possibile proporre ricorso per veder riconosciuto dai giudici il tuo diritto ad essere rimborsato.

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L'art. 30 al comma due del D.P.R 633/1972, prevede che se dalla dichiarazione annuale risulta che l'ammontare IVA detraibile aumentato delle somme versate mensilmente, è superiore a quello dell'imposta relativa alle operazioni imponibili il contribuente ha diritto di computare l'importo dell'eccedenza in detrazione nell'anno successivo, ovvero di chiedere il rimborso in diverse ipotesi e comunque in caso di cessazione di attività.

Se pensi di aver diritto ad un rimborso IVA (magari a seguito di cessazione dell’attività puoi presentare la richiesta di rimborso, e se l'Agenzia delle Entrate rifiuta di operare il rimborso, puoi presentare ricorso per chiedere ad un giudice di riconoscere il tuo diritto ad ottenere il rimborso.

Tieni a mente queste 3 cose sul rimborso dei crediti Iva:

1) Presenta istanza / richiesta di rimborso (in proprio o tramite) allegando la documentazione e riprova del credito.

Quanto i termini per la richiesta di rimborso la giurisprudenza si è confrontata con le problematiche relative alla sussistenza di eventuali termini di prescrizione. Le ipotesi sono varie, così come i termini previsti a seconda delle ipotesi. Ricordiamo solamente che secondo orientamento affermatosi in giurisprudenza (di cui sono esempi le seguenti sentenze: C.T.R. Lazio n. 2793/19, Cassazione ordinanza n. 11628/2018), il credito Iva esposto dal contribuente nella dichiarazione è soggetto al termine di prescrizione ordinaria decennale (quindi il contribuente avrà 10 anni di tempo per richiedere ed ottenere la restituzione dell'Iva a credito).

2) Tieni a mente che l'art. 6, comma 2 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) prevede che “L'amministrazione deve informare il contribuente di ogni fatto o circostanza a sua conoscenza dai quali possa derivare il mancato riconoscimento di un credito (…) richiedendogli di integrare o correggere gli atti prodotti che impediscono il riconoscimento, seppur parziale di un credito”.

3) Se ricevi un diniego di rimborso ricorda che devi far ricorso entro 60 giorni se non vuoi perdere quel credito. Inoltre, anche in caso di mancata risposta dovrai proporre ricorso contro il diniego (in questo caso tacito, dato che, se l’Agenzia non risponde, questo atteggiamento “muto” si considera per legge come un rifiuto).

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Queste sono solo alcune delle cose da sapere sul rimborso dei crediti Iva, tuttavia le variabili da considerare sono molte di più. Per approfondire puoi ricercare tra le tante sentenze e ricorsi pubblicati sul nostro sito o chiedere l'intervento di un avvocato tributarista per la presentazione della richiesta di rimborso e soprattutto la proposizione del ricorso contro il diniego del rimborso che ritieni di aver diritto di percepire.

 

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