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Prima di esaminare nel concreto il testo del contributo, se è la tua prima volta qui, ecco
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DEL NOSTRO NETWORK
DIPARTIMENTO TRIBUTARISTI
✅ Ti difendiamo da cartelle, avvisi di accertamento o verifiche fiscali, e combattiamo nel processo per farti ottenere l’annullamento o ti rappresentiamo per trovare un accordo con l'Agenzia delle Entrate e ridurre il debito;
✅ Ti aiutiamo, grazie agli strumenti della pianificazione internazionale: - a proteggere il tuo patrimonio, conti correnti, immobili, beni, e renderli "intoccabili", con trust, società estere od altri strumenti avanzati di protezione; - a ridurre o azzerare le tasse pianificando il trasferimento all'estero della tua impresa, attività e/o dei tuoi assets, aprendo società estere, o trasferendo la tua residenza fiscale all'estero, utilizzando tutti i paradisi fiscali a tuo vantaggio; - a creare un PIANO B, per tutelarti qualsiasi cosa accada in Europa, anche acquisendo molteplici permessi esteri di residenza permanente o di lungo periodo, o persino seconde cittadinanze;
DIPARTIMENTO PENALISTI
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Di fronte all’attuale situazione di incertezza economica è naturale che molte persone si demandino se i propri denari in banca siano sicuri oppure no, e se eventuali dissesti economici degli istituti bancari possano determinare la perdita dei propri soldi.
Similmente ci si domanda se eventuali pretese di terzi creditori (da cui difendersi in sede giurisdizionale) possano bloccare il proprio conto corrente e dunque rendere impossibile prelevare o spostare i propri soldi.
Ed è anche per questi motivi (e soprattutto a partire dalla diffusione del coronavirus che ha reso estremamente incerta la sorte dell’economia italiana) che sempre più persone si chiedono come sia possibile aprire altri conti, presso banche di Stati esteri.
Per trovare la soluzione migliore per il tuo caso, il consiglio è affidarsi ad un professionista, come un avvocato tributarista, che potrà darti la consulenza e l'assistenza necessaria per l'apertura di un conto estero e proteggere il tuo patrimonio.
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È lecito aprire un conto all’estero? È lecito aprire un conto offshore?
La risposta è si. L'apertura di un conto all’estero / offshore è legale e lecita. Sotto un certo punto di vista rappresenta anche espressione del principio europeo di libera circolazione dei capitali (estensibile secondo taluni anche ai Paesi terzi come nell’esempio), salvo il rispetto della corretta procedura per l'apertura del conto e i limiti previsti dalla legislazione bancaria e fiscale locale ma anche di quella italiana.
Perché aprire un conto all’estero?
Aprire un conto offshore può essere utile per un numero innumerevole di ragioni del tutto lecite:
- può permetterti di differenziare i tuoi conti in diversi Stati di modo tale da limitare i rischi (es. di insolvenza degli istituti bancari siti in un dato Stato);
- può permetterti di accedere a territori e Stati la cui economia imprenditoriale risulta in rapida espansione (secondo taluni, l’attuale diffusione della pandemia ricollocherà nella scala economica molti Stati, e potrebbe togliere potere e benessere economico alle vecchie “potenze”, che non è escluso siano costrette ad incrementare ancora la tassazione per pagare i debiti già alti prima del coronavirus ed oggi di ammontare elevatissimo, e vedere invece sorgere esponenzialmente l’economia di altri Stati);
- può permetterti di accedere a sistemi bancari che offrono servizi aggiuntivi, oppure procedure estremamente semplici per l’apertura o l’utilizzo di un conto;
- può permetterti di accedere a sistemi bancari che comprendono con la dovuta expertise il funzionamento dei nuovi business digitali (molte delle banche “classiche”, se vedono transazioni che non riescono a capire, come per alcuni business digitali, dopo un primo periodo di tempo, ti potrebbero bloccare il conto in attesa di approfondimenti e/o segnalarti ai fini di un controllo, pur se operi in maniera totalmente legittima ma semplicemente perché non hai un business classico che l’istituto bancario capisce totalmente e con cui è abituato ad operare);
- può permetterti di accedere a sistemi bancari che ti permettono di investire più facilmente all’estero;
- può permetterti di accedere a sistemi bancari che ti permettono di detenere più facilmente diverse valute, o friendly nei confronti di bitcoin / criptovalute;
- può permetterti di accedere a sistemi bancari che offrono tassi di interesse di molto superiori (ad esempio in Georgia, che peraltro è uno dei pochi Paesi non crs, ossia che non scambia informazioni, anche del 6-7%).
Le banche c.d. offshore non sono, come a volte si pensa, banche che agevolano spostamenti di denaro illecito o frutto di evasione, ma semplicemente banche situate in Paesi che permettono più facilmente anche ai non residenti di aprire un conto corrente (magari con procedure semplificate, l’esempio classico è il Belize).
Non è infatti possibile andare in un qualsiasi paese estero ed aprire un conto in una qualsiasi banca (in molti casi non è permessa l’apertura da parte di soggetti non residenti, in altri casi le somme sono garantite per cifre troppo basse, in altri casi ancora è richiesto un deposito “minimo” che può essere anche molto elevato, come ad esempio accade in relazione ai conti correnti in Singapore dove può essere richiesto da alcune banche anche un deposito minimo superiore a 100.000,00 euro).
In passato le procedure di banking offshore erano caratterizzate da norme improntate al rispetto della privacy finanziaria e all'anonimato dei suoi titolari di conti bancari.
Tuttavia, oggi, cosa che non sempre è riportata in maniera chiara, per molti dei classici paradisi fiscali è caduto il segreto bancario, e gli stessi, come esemplificando il Belize (classico paradiso fiscale), partecipano allo scambio di informazioni (il Belize è infatti uno degli Stati che ha siglato l’accordo per lo scambio di informazioni, ossia è uno Stato CRS – Common Reporting Standard, vedremo in un'altra occasione quali invece sono gli Stati NON CRS ossia le cui banche mantengono riservate le informazioni dei correntisti).
Un deposito in uno Stato estero, oltre a diversificare i tuoi conti, e creare un sistema più sicuro in quanto i tuoi denari da quel momento si troveranno in diverse giurisdizioni (e dunque ti porrai al riparo da eventuali eventi economico finanziari che determino i fallimenti degli istituti bancari di un determinato Stato), rende inoltre molto più difficile un’azione esecutiva da parte di presunti terzi creditori sui denari di quel conto corrente. Mentre sarà molto più semplice per un terzo che vanti dei presunti crediti agire e bloccare i conti corrente italiani.
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Ma quale è la procedura per aprire un conto offshore?
Tieni conto di questi passaggi:
- Conoscere e interpretare nel modo corretto le leggi: il primo passo da fare è sicuramente interpretare e avere conoscenza della legislazione locale e italiana in tema di conti esteri e in particolare degli obblighi fiscali per evitare contestazioni e relative sanzioni in cui potresti incorrere non solo da parte dello Stato estero ma anche da parte dell'Italia.
- Avere esperienza della procedura concreta: conoscere le leggi e i codici purtroppo non basta per evitare contestazioni, è necessario avere esperienza della prassi corrente e in particolare avere bene in mente quali sono i limiti di un Conto in banca offshore ovvero un conto fornito e gestito da un istituto bancario. A questo proposito è fondamentale la ricerca dell'Istituto bancario adatto alle tue esigenze. Questo perché non tutti gli istituti bancari sono uguali e rispondenti alle stesse esigenze.
- Creazione del conto da remoto: tieni conto che per aprire un conto corrente offshore in alcuni casi non sarà neanche necessario recarti di persona sul posto ma potrai farlo da remoto (on line). Ma attenzione perché questa possibilità non ti terrà lontano da possibili controlli e contestazioni e anzi, considera che, negli ultimi tempi gli istituti bancari stanno attuando una rigida procedura di selezione finalizzata all'accertamento della identità e affidabilità di quanti richiedono l'apertura di un conto offshore (si tratta dell'attuazione dei meccanismi c. d. di due diligence voluti dall'OCSE).
Proprio per questo, valutare la possibilità di nominare un esperto che ti dia la giusta assistenza e che si occupi di tale procedura al tuo posto potrebbe facilitarti molto le cose.
In particolare, potrebbero richiederti alcuni documenti, quali: - il documento d'identità; -la busta paga; - una copia del passaporto (in alcuni casi con autenticazione notarile); - una referenza bancaria ovvero un feedback positivo da parte della tua banca di fiducia italiana che attesti la tua affidabilità quale buon cliente; - un estratto del certificato del casellario giudiziario; - una dichiarazione sull'apertura del conto e sulla destinazione del denaro.
Inoltre la banca, a seconda delle giurisdizioni, potrebbe indagare su molte altre informazioni, ad esempio riguardanti la tua posizione personale (esemplificando, se hai un numero di telefono USA potrebbero approfondire per verificare che tu non abbia anche cittadinanza e sia pertanto soggetto alla normativa Fatca), oppure se sei una persona politicamente esposta, ancora, informazioni riguardanti la provenienza dei tuoi soldi, ancora, informazioni riguardanti come userai il conto o sul Paese in cui paghi le tasse (questo se ti interfacci con banca sita in paesi che hanno siglato l’accordo sullo scambio di informazioni - CRS Common Reporting Standard, perché queste banche daranno allo Stato in cui paghi tasse, a differenza della banche situate in stati non crs, le informazioni sui tuoi conti).
Ancora diverso è inoltre il caso dei conti Fintech, che si stanno diffondendo in maniera esponenziale, di cui parleremo in diversa occasione.
Segnalare il conto offshore allo Stato italiano.
Il Quadro RW: il conto estero va dichiarato in Italia dai soggetti fiscalmente residenti in Italia.
Per quanto riguarda l'obbligo di segnalazione del conto bisogna distinguere due casi:
- Vuoi aprire un conto offshore mantenendo la residenza fiscale in Italia;
- Vuoi aprire un conto offshore e trasferire all’estero la tua residenza fiscale.
Tieni conto che solo nel caso in cui tu mantenga la tua residenza fiscale in Italia sarai tenuto a dare al Fisco adeguata segnalazione del conto corrente estero attraverso la compilazione del Quadro Rw in sede di Dichiarazione dei redditi.
Se non lo farai rischierai di incorrere in sanzioni (in alcuni casi anche penali).
Mentre, ovviamente, nel caso tu abbia trasferito la tua residenza fiscale fuori dall’Italia, verranno meno anche gli obblighi dichiarativi a cui sono tenuti i soggetti fiscalmente residenti in Italia.
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Se hai intenzione di aprire un conto bancario offshore, il consiglio è di evitare improvvisazioni e rivolgerti ad un esperto, come un avvocato tributarista, poiché la procedura per aprire un conto offshore e il rispetto della normativa fiscale necessitano di un'attenta pianificazione nonché di un'attenta analisi circa i profili fiscali, anche perché al giorno d'oggi, rispetto al passato, le procedure di Due diligence dell'OCSE sono molto più stringenti e non sempre è facile ottenere l'apertura di un conto offshore.
Queste sono solo alcune cose da sapere se sei interessato ad aprire un conto bancario estero / offshore. Tuttavia, le variabili sono molte di più.
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