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3 cose da sapere sul ricorso contro avvisi di rettifica e liquidazione

Estratto: “la motivazione di un avviso di rettifica e di liquidazione ha la funzione di delimitare l'ambito delle ragioni adducibili dall'Ufficio nell'eventuale successiva fase contenziosa, consentendo al contribuente l'esercizio del diritto di difesa. (…) nel caso di specie. non può ritenersi soddisfatto, alla luce del principio sopra enunciato l'obbligo di motivazione dell'avviso di liquidazione impugnato, debitamente riprodotto nel corpo del ricorso in ossequio al principio di autosufficienza”.

Estratto: “Dal contenuto dell'atto si evince quindi che risulta del tutto omessa l'esposizione dei criteri in base ai quali era stato individuato il valore di mercato ed attribuito il maggior valore al mq in relazione alle rispettive zone (…), né risultano indicati parametri astratti, atti di comparazione relativi ad immobili similari o altri elementi di valutazione attinenti all'andamento del mercato immobiliare della zona”.

Estratto: “l'accertamento di un maggior reddito derivante dalla predetta cessione di beni immobili non può essere fondato soltanto sulla sussistenza di uno scostamento tra il corrispettivo dichiarato nell'atto di compravendita ed il valore normale del bene quale risulta dalle quotazioni OMI, ma richiede la sussistenza di ulteriori elementi indiziari gravi, precisi e concordanti”.

Hai acquistato una casa, costituito una società e pagato la relativa imposta di registro, ma il Fisco ti ha notificato un avviso chiedendoti il versamento di una maggiore imposta?

In questo articolo vedremo insieme i caratteri principali di questa imposta e analizzeremo 3 (tra tanti altri) esempi di sentenze che hanno annullato avvisi dell'Agenzia delle Entrate che chiedevano il pagamento di una maggiore imposta.

Di seguito riportiamo le argomentazioni da noi sviluppate per ottenere la conferma in appello dell’annullamento dell’avviso di liquidazione già ottenuto a seguito del ricorso da noi proposto in primo grado, argomentazioni da ultimo accolte dalla CTR della Lombardia. Il relativo annullamento è ad oggi definitivo, avendo acquistato efficacia di giudicato la sentenza di secondo grado favorevole alle ragioni della nostra assistita.