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Intimazione di Pagamento: Tutto quello che devi sapere

Estratto: “La sentenza impugnata va quindi cassata e la causa va rimessa alla medesima CTR, in diversa composizione, affinché, compiuti i necessari accertamenti di fatto: a) individui l'intimazione di pagamento oggetto del ricorso introduttivo dei contribuente e, di conseguenza, la cartella di pagamento che di quest'ultima è l'atto presupposto; b) accerti se la predetta cartella di pagamento individuata sia stata preventivamente e ritualmente notificata al contribuente, traendone le conseguenze in ordine all'ammissibilità del ricorso del contribuente avverso la successiva intimazione; c) ove ritenga ammissibile il ricorso del contribuente avverso l'intimazione di pagamento impugnata, esamini e decida le ulteriori questioni rimaste assorbite nella sentenza di appello cassata”.

Estratto: “l'intimazione di pagamento, con la quale l'ente esattore prosegue alla riscossione coattiva dei crediti a seguito dell'intervenuta decadenza dalla rateazione per l'omesso pagamento di alcune rate del piano concesso alla contribuente, per essere valida deve essere idoneamente motivata. In particolare l'atto di intimazione deve indicare in modo specifico i motivi della decadenza dal piano di rateazione con conseguente sollecito di pagamento dell'intero importo residuale, per cui una carenza di motivazione in tal senso comporta la nullità dell'atto di intimazione di pagamento in quanto la motivazione dell'intimazione, consistente nel venir meno del beneficio del pagamento a rate, è essenziale per garantire il rispetto d ei principi di trasparenza, collaborazione e correttezza degli atti tra le parti”.

Hai ricevuto una raccomandata dall'Agenzia delle Entrate in cui ti viene sollecitato il pagamento entro 5 giorni di alcune somme che ti sarebbero già state richieste con una precedente cartella di pagamento che però non hai mai ricevuto? Dal ruolo online dell'Agenzia delle Entrate sei poi venuto a conoscenza di avere un debito con il Fisco ma non hai mai ricevuto nessuna cartella di pagamento?

Pare proprio che tu abbia ricevuto un'intimazione di pagamento. Per saperne di più e correre ai ripari leggi questo articolo.

Estratto: “Il ricorso, col quale si mira a mettere in discussione il principio della durata quinquennale della prescrizione dei crediti previdenziali iscritti a ruolo per effetto della novazione oggettiva e soggettiva del credito, è infondato alla stregua dell'orientamento di questa Corte già affermato dalle SU n. 23397/2016 e ribadito anche di recente”.

Argomentazioni da noi sviluppate in sede di ricorso contro intimazione di pagamento basata su cartelle di pagamento non allegate, non notificate e per crediti da considerarsi prescritti.

In questo breve schema di sintesi si analizzano alcune tra le principali opzioni a disposizione dei contribuenti che ricevano la notifica di un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, nonché 3 degli errori più comuni commessi dai contribuenti a seguito della ricezione di atti (avvisi di accertamento, inviti al contraddittorio, inviti a comparire, questionari) dell'Agenzia delle Entrate.

Nel presente articolo analizziamo un caso giurisprudenziale sottoposto alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano, la quale ha annullato l’intimazione di pagamento notificata da Equitalia (oggi sarebbe stata notificata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione).

Procederemo ad esaminare la fattispecie, non dalla prospettiva del corpo letterale della sentenza (di cui citiamo gli estremi in calce per chi voglia analizzarne il contenuto), ma dalla prospettiva dei motivi di ricorso e delle argomentazioni difensive sviluppate in sede di memoria in vista dell’udienza di trattazione, che hanno condotto all’accoglimento.