Ius superveniens e dazi antidumping. I giudici danno ragione al contribuente ed annullando l’avviso di rettifica.
Estratto: “la Corte di Giustizia ha espressamente statuito che il Regolamento di esecuzione (UE) n. 924/2012 del Consiglio, del 4 ottobre 2012, che modifica il regolamento (CE) n. 91/2009 che istituiva un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di determinati elementi di fissaggio in ferro o acciaio originari della Repubblica Popolare Cinese, è annullato (...) (Corte di Giustizia,. 5 aprile 2017, CA-376/15 P e C-SE377/15)”.
Il certificato necessario per beneficiare della aliquota ridotta di dazio antidumping era stato prodotto e va esaminato. Accolto il ricorso per cassazione. Il processo di merito si rifà.
Estratto: “prodotto nel corso del giudizio di primo grado le copie fotostatiche di tali certificati, nonché la copia della raccomandata inviata dallo spedizioniere con cui si richiedeva la restituzione della documentazione afferente ai fatti di causa, oltre alla risposta dello spedizioniere con cui dichiarava di aver depositato gli originali dei certificati presso la dogana. La pronuncia, tuttavia, non affronta in alcun modo tali questioni, facendo riferimento - anche nella parte in fatto - a una vicenda estranea al giudizio”.