Scrivici per investire in una consulenza compilando il modulo contatti (CLICCA QUI)

 

Email Segretaria@networkdlp.it

 

 

Web3: Cosa significa davvero decentralizzare Internet?

Scritto da
Vota l'articolo!
(0 voti)

Web3: Cosa significa davvero decentralizzare Internet?

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di Web3, un termine che sta trasformando il modo in cui pensiamo a Internet. Ma cosa significa esattamente decentralizzare Internet? Perché il Web3 è considerato una rivoluzione rispetto al Web che conosciamo oggi? Scopriamolo insieme.


Cos'è il Web3?

Il Web3 è una nuova visione di Internet, basata su tecnologie come la blockchain e gli smart contract, che mira a rendere il Web più decentralizzato, trasparente e controllato dagli utenti.

In sostanza, il Web3 punta a eliminare gli intermediari centralizzati (come grandi aziende tecnologiche) e a restituire agli utenti il controllo sui propri dati e sulle proprie interazioni online.


Evoluzione del Web: Dal Web1 al Web3

Web1 (anni '90 - 2000): Il Web statico

  • Siti web statici che gli utenti potevano solo leggere.
  • Non c’era interazione: si trattava di una "biblioteca digitale".

Web2 (2005 - oggi): Il Web interattivo e centralizzato

  • È l’Internet che conosciamo oggi: piattaforme come Google, Facebook e Amazon dominano il Web.
  • Gli utenti possono creare contenuti (es. social media, blog), ma i dati e i profitti sono controllati da aziende centralizzate.
  • Problema principale: centralizzazione. Le big tech decidono come vengono usati i dati e chi accede alle piattaforme.

Web3 (il futuro): Il Web decentralizzato

  • Basato su tecnologie come blockchain, smart contract e criptovalute.
  • Gli utenti possiedono i propri dati e hanno il controllo sulle interazioni online.
  • Le transazioni e i contenuti sono gestiti su reti decentralizzate, senza intermediari.

Come funziona il Web3?

1. Tecnologia blockchain

La blockchain è il cuore del Web3. Consente di archiviare e trasferire dati in modo sicuro, trasparente e decentralizzato.

2. Smart contract

Gli smart contract automatizzano le interazioni online, eliminando la necessità di intermediari. Ad esempio:

  • Pagamenti diretti tra due utenti senza passare da una banca.
  • Accesso a contenuti premium senza affidarsi a piattaforme centralizzate.

3. Identità decentralizzata

Nel Web3, gli utenti possiedono la propria identità digitale tramite wallet (portafogli digitali) che consentono di accedere a servizi senza condividere informazioni personali.

4. Token e criptovalute

I token (es. Ethereum, Solana) sono la valuta del Web3. Gli utenti possono partecipare a piattaforme e guadagnare token per il loro contributo, come creare contenuti o fornire risorse computazionali.


Cosa significa decentralizzare Internet?

1. Controllo degli utenti

Nel Web3, gli utenti possiedono i propri dati e decidono come condividerli.

  • Esempio: Invece di affidare i tuoi dati a Facebook o Google, li conservi nel tuo wallet e li condividi solo quando necessario.

2. Eliminazione degli intermediari

Le interazioni avvengono direttamente tra gli utenti, grazie alla blockchain.

  • Esempio: Acquisti e vendite avvengono senza passare da Amazon, riducendo costi e commissioni.

3. Maggiore trasparenza

Le operazioni sul Web3 sono registrate su blockchain, rendendo tutto verificabile e tracciabile.

4. Inclusione finanziaria

Chiunque abbia una connessione Internet può accedere a servizi finanziari e digitali, senza bisogno di banche o infrastrutture centralizzate.


Esempi di applicazioni Web3

1. Finanza decentralizzata (DeFi)

Piattaforme come Aave o Uniswap permettono di prendere in prestito, prestare o scambiare criptovalute senza banche.

2. NFT e arte digitale

Gli NFT consentono agli artisti di vendere opere digitali senza intermediari, mantenendo i diritti d’autore.

3. Social network decentralizzati

Piattaforme come Lens Protocol consentono di creare contenuti senza dipendere da big tech. Gli utenti mantengono il controllo sui propri dati e guadagni.

4. Gaming

Giochi come Axie Infinity utilizzano il Web3 per creare economie in cui i giocatori possiedono oggetti di gioco e possono guadagnare token reali.


Vantaggi del Web3

1.   Controllo sui dati: Gli utenti possiedono e monetizzano i propri dati.

2.   Sicurezza: La blockchain protegge i dati da manipolazioni e attacchi.

3.   Riduzione dei costi: Le transazioni dirette eliminano commissioni elevate.

4.   Trasparenza: Tutte le operazioni sono visibili e verificabili.

5.   Inclusione globale: Chiunque può partecipare, senza barriere geografiche o economiche.


Sfide del Web3

1.   Accessibilità: La tecnologia blockchain può essere complicata da comprendere per i non esperti.

2.   Scalabilità: Le reti blockchain attuali possono essere lente e costose.

3.   Regolamentazione: I governi potrebbero introdurre leggi che limitano l’adozione del Web3.

4.   Consumo energetico: Alcune blockchain, come quelle basate su Proof of Work, consumano molta energia.

5.   Dipendenza dai token: Il valore delle criptovalute è ancora volatile e può influenzare l’adozione.


Web3: Rivoluzione o utopia?

Il Web3 rappresenta una promessa ambiziosa: un Internet più equo, libero e decentralizzato. Tuttavia, la sua piena realizzazione dipende da:

  • Miglioramenti tecnologici per superare problemi di scalabilità e accessibilità.
  • Maggiore educazione per permettere agli utenti di adottare la tecnologia con facilità.
  • Regolamentazioni che supportino l’innovazione senza soffocarla.

 

 

I Rischi di Non Rivolgerti a un Tributarista Internazionale con competenza in protezione dei cripto investitori


Senza una consulenza specializzata, i cripto investitori si espongono a gravi rischi fiscali:


Tasse elevate: fino al 42% dei tuoi guadagni potrebbe essere sottratto dal fisco.


Multe salatissime: sanzioni fiscali fino al 240% delle imposte non versate, che possono portare a perdere il 100,2% del guadagno originario (sì, hai letto bene, più dell'intero guadagno).


Violazioni del Quadro RW: il mancato adempimento comporta multe fino al 30% del valore delle tue criptovalute non dichiarate (e quel 30% non riguarda i guadagni ma il valore complessivo di tutte le valute non dichiarate).


Esempio pratico di rischio:


Guadagno in cripto: 100.000 €


Tasse da pagare: 42.000 €


Multe fiscali: fino a 102.000 €


Violazioni del Quadro RW: fino a 60.000 €
 (con un capitale investito di 200.000 €).


Totale rischio potenziale: 202.200,00 euro!

 

Non lasciare che questi scenari diventino una realtà per te.

 

Un investitore preparato ed avveduto si affida ad un tributarista internazionale con competenze specifiche in questi temi prima di guadagnare, durante l’investimento e dopo aver guadagnato.

Letto 46 volte
DLP