Estratto: “Dai menzionati principi di diritto si evince che, ai fini del disconoscimento della detraibilità dell'IVA in caso di operazioni soggettivamente inesistenti, l'Agenzia delle entrate ha l'onere di provare, sulla base di elementi indiziari: a) la fittizietà del soggetto interposto; b) la consapevolezza del soggetto beneficiario, sulla base di elementi indiziari non limitati alla mera fittizietà del fornitore, della sussistenza di una evasione fiscale”.
Di seguito alcuni esempi di sentenze emesse in materia di frode carosello, all’interno delle quali l’avviso di accertamento notificato al contribuente è stato impugnato con ricorso ed, a seguito, annullato totalmente dalle Commissioni Tributarie. La selezione è avvenuta tenendo in considerazione sentenze che si soffermano su diversi degli elementi, favorevoli alla posizione delle aziende e dei contribuenti, rilevanti in relazione alla tipologia di contestazioni di cui si discute (presunte frodi caroselli, presunte frodi IVA, presunte società cartiere).