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PIANI DI OTTIMIZZAZIONE FISCALE INTERNAZIONALE PERSONALIZZATI

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PIANI DI OTTIMIZZAZIONE FISCALE INTERNAZIONALE PERSONALIZZATI

 

esamineremo ogni aspetto della tua situazione personale, finanziaria, reddituale e familiare

per trovare le migliori soluzioni al mondo di trasferimento per la tua specifica situazione

INVESTI IN UN FUTURO MIGLIORE

 

 

(l'esecuzione del servizio richiede un minimo di 8 settimane di lavoro, ed è indispensabile prenotare lo stesso con anticipo, contattaci ora)

 

 

 

Hai finalmente trovato un’attività imprenditoriale remunerativa che puoi svolgere in tutto in parte attraverso mezzi digitali?

 

Stai pagando più tasse e contributi di quelli che ritieni giusti

 

Hai calcolato il costo fiscale e contributivo che dovresti sostenere nei prossimi 10 anni e vuoi trovare una soluzione risparmiare e ridurre drasticamente le tasse che sei obbligato a pagare?

 

Se hai l’esigenza di trovare la migliore soluzione possibile per l’ottimizzazione del carico fiscale gravante sulla tua realtà imprenditoriale e ridurre enormemente i costi fiscali che andresti a sostenere anno dopo anno in futuro, tanto più in situazioni in cui gli importi sono elevati e le prospettive di crescita ampie, questo è il servizio adatto alla tua situazione.

 

Con questo servizio ci prefiggiamo di individuare le modalità per un abbattimento ottimale dei costi fiscali per i prossimi anni (molti clienti ne hanno beneficiato in passato per oltre 10 anni con risparmi moltiplicatisi di anno in anno), e nel contempo minimizzare i rischi di contestazioni e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate Italiana (che vanno tenuti in considerazione sin dal principio, in un’ottica di massima prevenzione e minimizzazione).

***

 

Ma prima di tutto, occorre menzionare alcuni diffusi fraintendimenti sul funzionamento dell’ottimizzazione fiscale internazionale, che espongono i contribuenti e le società a potenziali (gravi) rischi e responsabilità, e che ci teniamo a specificare a tutti i nuovi clienti, onde fugare sempre qualsiasi dubbio, e permettere agli stessi di non trascurare mai un’ottica di minimizzazione dei rischi.

 

Primo comune fraintendimento

 

Anche in assenza di requisiti di permanenza particolari (come, ad esempio, nel caso dell’opzione HNWI di Gibilterra), o di requisiti di permanenza molto bassi (come, ad esempio, in relazione a Cipro, Dubai, o altre Giurisdizioni), non è mai possibile operare prevalentemente dall’Italia, vivere in Italia, svolgere il proprio lavoro e gestire la società e la propria attività dall’Italia.

 

I rischi di contestazioni in materia di esterovestizione stanno diventando infatti sempre più alti di anno in anno, contestazioni che possono condurre a riprese a tassazione totali, applicazione di sanzioni elevate, e finanche rilievi penali.

 

È nell’interesse di qualsiasi attività imprenditoriale di larghe dimensioni utilizzare l’ottimizzazione fiscale internazionale, e questa può senz’altro condurre a risparmi smisurati nel corso degli anni, ma ogni singolo aspetto del piano deve essere naturalmente studiato in ogni dettaglio, ed essere pertanto fatto in maniera tale da rendere il più possibile incontestabile l’operato del contribuente e della Sua realtà imprenditoriale.

Per minimizzare questi rischi, si deve procedere sempre anche ad uno studio dettagliato (ed in alcuni casi delle modifiche) sulle modalità di funzionamento dell’attività lavorativa o di impresa del contribuente (con la modifica di aspetti amministrativi, ad esempio come, quando e dove vengono prese le decisioni della realtà societaria, e molti altri profili), ed anche uno studio di tutto il posizionamento online dello stesso (a volte bastano delle diciture errate nel sito web per rendere contestabile la residenza fiscale in Italia e l’esterovestizione di una società estera), onde adeguare e documentare le modalità operative e gli elementi che emergono online, di modo tale da rendere la situazione correttamente pianificata e fiscalmente scevra da significativi rischi di contestazione.

I verificatori dell’Agenzia delle Entrate, infatti, usano sempre più frequentemente internet per individuare la “parvenza” di irregolarità, di esterovestizione, o di interposizione societaria, ed il trend è prevedibile che aumenti esponenzialmente in futuro.

 

Dunque, qualsiasi struttura deve - non solo essere formalmente e nella sostanza straniera, ma anche - “apparire” chiaramente legata ai territori esteri. 

 

Sottovalutare questi aspetti espone l’imprenditore a possibili elevate contestazioni ed, in molti casi, a contestazioni di carattere penale (basti pensare che fatturare fittiziamente da una società estera permanendo in Italia integra il reato di falsa fatturazione soggettiva, punito con un minimo di 4 anni di reclusione, ed un massimo di 8, in assenza di aggravanti, anche nel caso in cui la fattura sia solamente una e sia di importo minimo).

 

Ancora più rischi vi sono se si è fatturato fino ad un punto in Italia e si è deciso di trasferirsi in maniera repentina e non pianificata, dato che si tratta di dinamiche considerabili “anomale” e che possono frequentemente essere sottoposte a scrutinio da parte dei Verificatori.

 

Secondo comune fraintendimento

 

Un secondo fraintendimento comune (che genera spesso costosi errori da parte delle società e dei contribuenti) è che sia sufficiente la permanenza all’estero per svincolarsi dalle maglie del sistema fiscale italiano; purtroppo non è così e sono numerosi gli elementi considerati dall’Agenzia delle Entrate per ritenere una persona o una società estera residente fiscalmente in Italia (anche a prescindere dalla presenza fisica della persona ed a prescindere dello Stato in cui è stata formata la società estera).

 

Sono in rapido aumento i casi processuali che ci giungono per difendere, all’interno di un processo, imprese che hanno sottovalutato questo aspetto e, ad anni di distanza (è normale che la contestazione avvenga solitamente il quinto anno successivo, a volte il sesto anno), si sono trovati investigati e controllati dell’Agenzia delle Entrate, che spesso disconosce la totalità dei vantaggi fiscali ottenuti negli anni, demandando in quell’occasione il pagamento, non solo di tutte le imposte, ma anche di un importo a titolo di sanzioni (fino al 200% delle imposte), ed un altro importo a titolo di interessi.

 

Questi sono dunque alcuni dei problemi principali che bisogna innanzitutto affrontare e risolvere, sin dal principio, nel corso dell’attività di ottimizzazione fiscale internazionale, e che miriamo a risolvere attraverso i servizi di ottimizzazione fiscale internazionale.

 

Onde permettere ai clienti di arrivare a soluzioni realmente idonee e ritagliate esattamente sulla loro situazione, risolvere le principali problematiche che si pongono in questi casi (come le due appena citate), ed individuare le migliori opzioni possibili nel caso specifico, strutturiamo usualmente il lavoro in 4 fasi, di modo tale da arrivare ad un piano che effettivamente sia in grado di permettere al cliente ed alla Sua attività di operare “a monte” le scelte fiscalmente ed operativamente più convenienti per gli anni che seguiranno (sia in tema di individuazione della Giurisdizione, che in tema di strutturazione della dinamica societaria). Soluzioni che, inoltre, allo stesso tempo lo proteggano il più possibile da attività accertative o di controllo.

 

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Come preannunciato, il servizio è strutturato attraverso 4 fasi.

 

 

Prima fase

Comprende un’attività da parte nostra di diffusa raccolta, gestione ed elaborazione delle informazioni dettagliate sulla vostra realtà imprenditoriale e situazione reddituale personale (tutto sarà trattato con massima confidenzialità naturalmente e sarà finanche coperto dal segreto professionale che lega il cliente e l’avvocato), nonché sulla dinamica operativa della Vostra attività d’impresa su tutti gli elementi in grado di avere rilevanza in ambito di fiscalità internazionale, sia quanto all’attività della società che quanto ai redditi ascrivibili personalmente ai singoli contribuenti coinvolti (tutti elementi che rilevano ai fini del diritto tributario internazionale).

 

 

Seconda fase

 

Attività di studio, individuazione e diagnosi, sulla base delle Vostre caratteristiche e richieste di ottimizzazione, delle principali opzioni disponibili per la riduzione del carico fiscale per l’attività imprenditoriale, ed elaborazione di un diffuso Worldwide Tax Optimization Plan.

 

In sostanza, analizzate nel dettaglio le caratteristiche specifiche dell’attività, individueremo le opzioni potenzialmente disponibili per la stessa, non solo quelle evidenti ma anche quelle di cui si potrebbe idealmente beneficiare se si modificasse qualcosa (determinando cosa deve essere cambiato), ivi compresa la ristrutturazione delle modalità di svolgimento di alcuni aspetti gestionali dell’attività.

 

Ad esempio, se è necessario effettuare delle modifiche relative al luogo in cui vengono prese le decisioni principali, o come è necessario modificare il funzionamento di sito web o delle transazioni, dove devono essere aperte società estere (e quante strutture aprire), con che mezzi documentabili devono essere prese le decisioni, che diciture devono essere rimosse o aggiunte da siti web, come devono essere documentate le comunicazioni con le controparti commerciali ed i clienti, e numerose altre accortezze.

 

In questo piano, si individuano specificatamente e nel dettaglio i diversi Stati esteri che possono essere adoperati nella situazione specifica del contribuente; indicando per ciascun Paese i requisiti, ed i benefici per l’attività di impresa ed i singoli contribuenti coinvolti; individuando inoltre le modifiche della dinamica operativa che devono essere attuate per beneficiare di ciascun regime.

 

Infine, nel “Worldwide Tax Optimization Plan” ci si pone l’obiettivo di studiare ed elaborare - in via anticipata - anche il “piano di rientro fiscalmente ottimizzato”, soluzione eventuale che permetta ai contribuenti, decorsi periodi di permanenza all’estero, di tornare (se così vogliono) anche fiscalmente in Italia, e stabilire di nuovo la residenza in Italia, ma con un’enorme differenza, beneficiando di riduzioni d’imposta.

 

 

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Terza fase

 

Creazione di un “Piano di Protezione” per ridurre al minimo il rischio di accertamenti e contestazioni nei Vostri confronti.

 

Questa fase è progettata con un obiettivo specifico: minimizzare il rischio di controversie fiscali legate al trasferimento di residenza ed alla costituzione di società estere, e minimizzare i rischi di future contestazioni dell’Agenzia delle Entrate.

 

Il servizio si articola attraverso la creazione di un “Piano di Protezione” personalizzato relativo alla Vostra specifica situazione, sia societaria che personale, per ridurre al minimo il rischio di accertamenti e contestazioni nei Vostri confronti (sulla base degli elementi del domicilio e della residenza quanto alle posizioni personali, o sulla base della sede effettiva dell’amministrazione o dell’oggetto principale in relazione alla società).

 

La tranquillità personale rispetto a questo tipo di eventi secondo noi deve essere una priorità, motivo per cui siamo molto orgoglioso di questo servizio, che non ci risulta offra nessun altro studio italiano o estero, e che ha evitato problemi insormontabili e verifiche fiscali con potenziali sanzioni multimilionarie, ad innumerevoli nostri clienti nel corso degli anni; servizio volto a scongiurare e prevenire gli errori che portano i contribuenti a subire più frequentemente accertamenti fiscali e contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

 

In sostanza, all’interno di questo Piano di Protezione, viene illustrato al contribuente tutto quello che deve sapere (sia per la Sua posizione di persona fisica sia in quanto Amministratore della Società) e che rileva, tenuto conto della specifica situazione, in materia di residenza fiscale di persone fisiche e giuridiche, e vengono individuati ed esaminati centinaia di casi giurisprudenziali simili esattamente a quello del contribuente, che fanno emergere chiaramente la prova giurisprudenziale richiesta, cristallizzando le ipotesi in cui i Giudici ritengono sufficienti determinati documenti (che il contribuente e la società dovranno conservare a monte) per replicare ed annullare eventuali contestazioni, ed in quali casi altri documenti non sono ritenuti sufficienti.

 

Queste stesse pronunce giurisprudenziali (che sono selezionate attraverso un diffuso lavoro di ricerca di circa 8 giorni completi) “proteggono” il contribuente, in quanto possono inoltre essere citate dallo stesso in caso di richiesta di informazioni dell’Agenzia delle Entrate (che di regola pretende una produzione documentale in un arco di tempo assolutamente ristretto), per sostenere la correttezza e sufficienza della documentazione prodotta).

 

In sintesi, il Piano di Protezione permette ai contribuenti di:

conoscere quando e come deve modificare aspetti della propria impresa o della propria vita personale o economica (dal mantenimento o meno di conti corrente, a viaggi, a mantenimento di relazioni professionali o personali durature sul territorio italiano dimostrabili dal social media, a molto altro) per evitare il più possibile rischi di contestazioni e sanzioni fiscali in Italia;

 

- conoscere che tipo di contestazioni potrebbe fare l’Agenzia (e auspicabilmente come evitarle; ed anche che tipo di ragionamenti e prove vengono ricercate dall’Agenzia delle Entrate in questi casi, o, in altri termini, cosa aspettarsi ed esser preparati);

 

conoscere preventivamente quali documenti conservare con cura nel corso del tempo (avendo anche una sorta di guida operativa da seguire per raccoglierli, e così aver la possibilità̀ di precostituire un fascicolo ad hoc nel corso del tempo);

 

- essere pronti – nella scongiurata eventualità̀ che venga notificata una richiesta di produzione documentale dell’Agenzia delle Entrate – a produrre tutto (quello che avete preventivamente collezionato con l’ausilio del Piano di Protezione) ed auspicabilmente fermare sul nascere ogni eventuale verifica sul concetto di residenza o sede effettiva, od in generale indagini in materia di esterovestizione.

 

All’interno di questa fase del servizio, vengono anche analizzate nello specifico le situazioni dei contribuenti ed usualmente si consigliano anche modifiche riguardanti la visibilità̀ online degli stessi (soprattutto se usano siti web e social media con riflessi sul concetto di domicilio per quanto riguarda il contribuente o sul concetto di sede dell’amministrazione per quanto riguarda la società), di modo tale da escludere che l’Agenzia delle Entrate abbia appigli per argomentare la persistenza del collegamento con l’Italia sulla base di tali elementi apparenti.



Quarta fase

 

Presentazione di un “Piano di Azione”, che contiene tutti i risultati di cui alle fasi 1, 2 e 3.

IL PIANO DI AZIONE contiene:

- valutazione di tutti gli elementi indicati durante la fase 1;

- Il Suo personalizzato Worldwide Optimization Tax Plan;

Il Suo personalizzato “Piano di protezione”;

- gli Step Operativi e l’individuazione delle opzioni migliori.

 

A quel punto avrà tutti gli elementi per scegliere effettivamente le opzioni più convenienti fiscalmente, che troverà confrontate per Lei, scegliere autonomamente tra le diverse opzioni di rilocalizzazione individuate specificatamente per la vostra realtà e struttura operativa (nel piano vengono anche suggerite le opzioni preferibili, e per ciascuna opzione si indica cosa deve essere modificato operativamente per usufruire di quella soluzione, ed altri elementi accessori). Il piano permetterà di fare immediatamente, allo stesso tempo, le modifiche operative indicate con l’obiettivo di evitare responsabilità fiscali e sanzionatorie verso lo Stato italiano.

 

Quanto ai tempi di esecuzione, generalmente, per un piano riguardante una persona fisica (seppur socia di una società), la prima fase dura 7 giorni, la seconda fase dura 21 giorni, la terza fase dura 14 giorni, e l’ultima fase dura 14 giorni, mentre per quanto riguarda società di medio-grandi dimensioni (e le posizioni personali connesse) è richiesta una tempistica doppia (circa 3,5 mesi).

 

Contattaci ora, scrivendo direttamente all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.e richiedi il questionario informativo per verificare se sei un candidato ideale per questo servizio.

 

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DLP